In natura, l'azoto si presenta in varie forme. Nel suo ciclo, l'azoto viene ripetutamente trasformato ed entra a contatto con l'acqua e con acque reflue attraverso fertilizzanti, escrezioni umane e animali, o prodotti di scarto delle aziende manifatturiere. Per questi campioni, a basso contenuto di azoto, l'analisi del TKN richiede un elevato volume di campione.
In questi casi, durante la digestione del campione liquido, vi è una probabile formazione di schiuma e un'ebollizione vigorosa che causano fuoriuscite di acido dalle pareti del provettone. Oltre a rallentare ulteriormente la fase più lunga dell'analisi Kjeldahl, ciò comporta perdite di campione con conseguente sottostima del contenuto di azoto e imprecisione nei risultati.
La nuova Asta di Mineralizzazione VELP permette di evitare questi possibili problemi e di ottimizzare l'analisi Kjeldahl per la determinazione dell'azoto nei campioni liquidi a basso contenuto di azoto.
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