La tecnica di estrazione a solvente consente ai laboratori ambientali di isolare in modo efficiente gli analiti da varie matrici, tra cui oli e grassi dalle acque reflue e idrocarburi come diossine e PCB da suolo e sedimenti, per un'analisi quantitativa o qualitativa.
Il processo di estrazione solido-liquido, articolato in 5 fasi, consente di rimuovere efficacemente i componenti solubili dal campione utilizzando un solvente liquido.
Ad esempio, la valutazione della concentrazione di olio e grasso nelle acque reflue è essenziale per la progettazione e la gestione degli impianti di trattamento. Inoltre, il monitoraggio di oli e grassi nelle acque di superficie, come indicatore di inquinamento, è importante per determinare il loro impatto sulla qualità dell'acqua e attuare misure correttive.
Perché scegliere il metodo Randall per le estrazioni con solvente invece di quello di Soxhlet?
Esistono diverse tecniche di estrazione con solvente, la più nota delle quali è l'estrazione di Soxhlet. Il Soxhlet è una tecnica semplice, apprezzata per il suo campo di applicazione, la ripetibilità e l'affidabilità. I progressi della tecnologia di estrazione hanno portato a notevoli miglioramenti come l' estrazione Randall, nota anche come estrazione con solvente a caldo. Questa tecnica conserva i benefici dell’estrazione Soxhlet, inclusa la conformità agli standard ufficiali di organizzazioni come AOAC, UNI, EPA e ASTM, offrendo allo stesso tempo diversi vantaggi aggiuntivi.
Il metodo Randall implica l'immersione del campione direttamente nel solvente bollente, migliorando il recupero dello stesso, la solubilità dell'analita e l'efficienza dell'estrazione. Il processo di estrazione è più rapido riduce anche il rischio di degradazione termica associato al riscaldamento prolungato nell'estrazione Soxhlet.
Gli estrattori a solvente automatizzati consentono un ulteriore passo avanti. I controlli automatizzati garantiscono condizioni di estrazione accurate e precise, riducendo al minimo il margine di errore e incrementando la ripetibilità dei risultati. Inoltre, l'automazione riduce il contatto diretto tra l'operatore e il solvente, creando un ambiente di lavoro più sicuro.
L'estrattore Automatico a Solventi SER 158 opera secondo il metodo di estrazione Randall e consente di ottenere risultati precisi, fino a cinque volte più veloci del tradizionale metodo Soxhlet. A differenza della tecnica Soxhlet, che richiede molto lavoro, il SER 158 massimizza l'efficienza richiedendo solo due minuti di intervento dell'operatore.
Inoltre, è una soluzione altamente versatile, in grado di processare campioni di varie dimensioni e tipologie e di gestire diversi solventi, rendendolo adatto a un'ampia gamma di applicazioni.
SER 158 è inoltre dotati di tecnologie innovative quali:
- SafeEnd™: lo strumento solleva automaticamente i crogiolo dopo la fase finale di estrazione per evitare che il materiale estratto bruci;
- SolventXpress™: facilita l'erogazione del solvente, garantendo una minima esposizione e la massima sicurezza dell'operatore.
Grazie a un condensatore in titanio. lo strumento consente anche di recuperare fino al 90% del solvente utilizzato, il quale viene raccolto in un apposita tanica di recupero raffreddata, per essere poi riutilizzato per successive analisi, qualora non sia stato contaminato.