Grazie alla sua elevata versatilità, il metodo Kjeldahl viene applicato in diversi settori per la determinazione dell'azoto e delle proteine: dall'analisi di alimenti, mangimi, bevande e prodotti agricoli ai test ambientali e all'analisi delle acque, dall'industria chimica a quella farmaceutica.
L'analisi Kjeldahl è composta da diverse fasi: digestione, distillazione e titolazione. In particolare, durante la fase di digestione, le reazioni possono essere accelerate grazie all'alta temperatura e all'aggiunta di acidi, sali e catalizzatori (selenio, rame, mercurio, titanio). In questo contesto, la scelta di un catalizzatore adatto è di fondamentale importanza per ottenere risultati accurati.
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